lunedì 17 settembre 2007

La festa di fidanzamento


Per fortuna non tutti quelli che faccio sono incubi.

Sempre stanotte, non so bene se prima o dopo l'incubo, ho fatto un altro sogno riguardante il matrimonio

Sono seduta a una grande tavolata con tante persone nell'aia di una casa colonica, probabilmente in Sicilia, vestita con abiti d'altri tempi: gonna lunga e ruvida, grembiule e forse un foulard o una cuffia in testa.

A quello che riesco a capire, ci sono amici e parenti e stiamo festeggiando il mio fidanzamento: mi hanno combinato il matrimonio con un uomo che siede alla mia destra, a capotavola, anche lui vestito con abiti umili (giacca e pantaloni di tela e un cappello a tesa).

La cosa sorpendente è che, invece di essere infelice per il matrimonio imposto, sia io che l'uomo siamo contenti di diventare marito e moglie e ci stringiamo con affetto la mano a tavola, mentre parliamo ignorando il resto degli invitati.

No, non ci amiamo, non è un matrimonio di amore, ma il sentimento che ci unisce è lo stesso solido e profondo e mi dà tanta sicurezza, tanto calore.

Entrambi sappiamo di essere giusti compagni di vita l'uno per l'altro.

Ma da sogni così, chi si vuole svegliare?


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